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Bugatti in Tunisia | 20-29 Ottobre 2005 Raduno Bugatti Club Italia

2FAST4YOU, in collaborazione con il Bugatti Club Italia, ha organizzato il raduno internazionale “BUGATTI IN TUNISIA”.

Giovedì 20 ottobre dal porto di Genova i Bugattisti si sono imbarcati alla volta di Tunisi per un viaggio all’interno di questo meraviglioso paese che sarà ricordato nel tempo.

Lasciata la capitale per la prima tappa, la carovana si è inoltrata all’interno verso sud, tra oliveti e fichi d’india, seguendo l’antica strada romana costeggiata dall’imponente acquedotto.
Prima sosta a Kairouan, città sacra al pari di Medina, Mecca e Gerusalemme: visita della Grande Moschea, dell’immenso Souk e quindi pranzo all’hotel la Kasbah ricavato nell’antica kasba della città.
Nel pomeriggio altri 200 km. per raggiungere Gafsa per il pernottamento.

Il giorno successivo ancora verso sud; il sole si fa sentire ma i paesaggi lungo il confine algerino sono così affascinanti da incantare tutti. Dopo chilometri di roccioni desertici, intervallati da miniere di fosfati, la tappa termina nell’inaspettata oasi di Tamerza, in una cornice di palme da datteri, piccole cascate. Pomeriggio verso l’oasi di Mides, dove l’acqua ha scavato un profondo canyon che al tramonto declina tutte le sfumature del giallo e del rosa.

Programma

Lunedì 24 il lago salato Chott el Jerid: decine di chilometri circondati da un’enorme mare di bianchissimi cristalli di sale con all’orizzonte l’incredibile sensazione del miraggio.
L’arrivo, per l’ora di pranzo è nella città di Douz, la porta del deserto: qui i Bugattisti sono passati dai “cavalli vapore” alle “navi del deserto”.
A sera trasferimento con i fuoristrada ad un accampamento berbero per una tipica cena sotto le tende, tra canti e balli popolari.

Martedì 25 è la giornata più ricca e particolare del viaggio e comincia con l’attraversamento del deserto pietroso intervallato da una sosta al Caffè Tarzan, piccola capanna di ristoro al the di menta. Poi si inizia a salire tortuosamente sulle montagne per arrivare al villaggio trogloditico di Matmata dove il pranzo è allestito all’interno di una casa scavata interamente nella roccia.

Pomeriggio dedicato al piacere della guida su di una meravigliosa strada montana verso la zona dei caravanserragli: si tratta di granai e depositi berberi fortificati creati poco dopo il 1000 per difendersi dalle scorribande delle tribù beduine. La tappa si conclude dopo 250 Km. a Tataouine, originario insediamento della Legione Straniera, dove un tramonto indescrivibile per bellezza lascia i partecipanti senza parole.
La traversata è risultata sicuramente la più impegnativa per le vetture che hanno accusato la fatica richiedendo una manutenzione straordinaria.

Ultima tappa, sotto un’acqua torrenziale, al villaggio berbero di Chenini che avvicina i Bugattisti all’isola di Djerba, ultima meta del viaggio. Pranzo in hotel e poi tutte le Bugatti vengono caricate sui carri attrezzi per essere trasferite a Tunisi per il rientro. Pomeriggio di meritato riposo e di shopping per i partecipanti nella medina di Djerba.

Giornata conclusiva con volo a Tunisi dove i Bugattisti si sono sparpagliati nei vari siti da visitare: Sidi Bu Said, Cartagine, Museo del Bardo, Souk di Tunisi.
Cena ancora una volta in un’atmosfera berbera con danzatrici e suonatori di tamburi.

Al mattino di venerdì 28 trasferimento al porto, imbarco, ed inizio di una traversata confortevolissima.
Arrivo sabato 29 con il pranzo di chiusura e l’ultimo “vive la marque” davanti allo scenario della città di Genova.

Un’esperienza unica che le Bugatti hanno affrontato egregiamente arrivando tutte sane e salve alla fine del viaggio, sicuramente da ripetere, magari alla scoperta di altri paesi del nord Africa, compito affidato a coloro che non sono mancati in questa occasione, di convincere gli scettici ed i timorosi che l’equipe organizzativa dell’orologio 2FAST4YOU gira perfettamente le proprie lancette, anche in quadranti sconosciuti, avventurosi, inusitati ma proprio per questo ancor più affascinanti, tanto da commuovere più di un partecipante al momento dei saluti.

Milano, novembre 2005

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